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Michael Messer & The Mind Band

2009

sabato 08 agosto 2009

Ore: 22:00 | Palco centrale

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Virtuoso della slide guitar e talento innovatore del blues delle radici, Michael Messer ha visto crescere il proprio profilo sin dal primo album, King Guitar, uscito nel marzo del 2001. Un importante rivista americana ne ha parlato come di “una forza imprescindibile nel blues moderno” e, a proposito del disco: “King Guitar va incontro al nuovo secolo con stile, grazia e una nuova direzione piena di colori per la musica”. Nel maggio dello stesso anno d’uscita King Guitar raggiunge la prima posizione nelle classifiche dell’americana “Living Blues” diventando uno dei dischi più suonati alle radio dei college statunitensi, il che – per un artista inglese – è abbastanza fuori del normale. Con la pubblicazione di Second Mind, la popolarità di Michael ha una nuova impennata che lo porta ad essere tra i nomi più importanti della chitarra slide e del cosiddetto nu-blues a livello mondiale. Second Mind è stato addirittura recensito, con un notevole sense of humour, come “Il miglior album di British blues del secolo, almeno fino ad ora…”. Second Mind si aggiudica il titolo di ‘Blues Guitar Album’ del 2003 per la International Guitar Federation, superando importanti nomination quali Chris Rea, Eric Bibb e Sonny Landreth. Essere Inglese e farsi una così grande reputazione alla chitarra slide è già una rarità, ma la smania di Messer di addentrarsi sempre più nella conoscenza dello strumento si può dire non abbia uguali. Mettendo a confronto elementi del blues americano, dallo stile del Delta d’anteguerra al sound di Chicago post-conflitto, e amalgamandoli con influenze contemporanee e suoni di strada, sempre all’insegna della slide, Michael Messer sa creare una musica dotata di una propria, spiccata individualità, tanto originale quanto universalmente accessibile. Votato ‘Acoustic Blues Artist of the Year’ ai British Blues Awards, Michael ha saputo conquistarsi la stima dei musicisti e, più in generale, di tutti quelli che hanno a cuore il genere. L’ambita qualifica, oltre che affermare la classe del suo blues, è un riconoscimento alla capacità di incorporare nel proprio suono stili diversi. Idee che vengono dalla steel guitar hawaiana, reggae, rock, hip-hop o dal world-beat sound di King Sunny Ade, tutto quanto può servire a illuminare il suo percorso, come si può chiaramente vedere già dal primo album, Slidedance, pubblicato nel 1990. Così come per la collaborazione del 1993 con Terry Clarke e Lubbock, chitarrista del Texas, Jesse Taylor, dal titolo Rhythm Oil. Il tour che ha accompagnato l’uscita del disco ha visto Messer effettuare ulteriori esperimenti con altri elementi musicali tra cui la house e il reggae, con una versione di ‘Worried Life’ di Mississippi Fred McDowell che distilla il blues nella musica contemporanea. Inoltre, Michael ha condiviso con Bob Dylan e Kris Kristofferson il raro onore di avere nientemeno che il grande Johnny Cash a scrivere le note di copertina dello stesso Rhythm Oil. “Second Mind,’ fa seguito al grande successo di ‘King Guitar’ del 2001, ed è registrato da una band che vede insieme musicisti di levatura mondiale, tra cui il grande Ruby Turner alle seconde voci. Su ‘Second Mind’, Michael inanella una serie di pezzi che spaziano in un vastissimo paesaggio musicale. Sempre con le radici ben piantate nel blues, l’album mostra una tessitura elaborata tra differenti stili e gusti musicali. “Michael Messer è uno dei più importanti bluesmen inglesi, di grande importanza anche a livello internazionale nell’universo blues. Ha continuato a crescere sino ad arrivare ad acquisire una tecnica eccellente – in particolare alla National Steel – così da trovarsi all’avanguardia del blues del 21esimo secolo senza aver abbandonato i valori tradizionali. Un meraviglioso amalgama di storia e intuizioni progressive, grinta e musicalità, blues, boogie e ritmo – Second Mind è un’opera geniale. “Joe Cushley – Blues Matters” ‘Second Mind’ ha ulteriormente incrementato la fama di Michael Messer che recentemente si è esibito allo Shepherds Bush Empire di Londra e al Barbican Centre, oltre ad aver partecipato al prestigioso WOMAD festival guadagnandosi recensioni entusiaste e ottima accoglienza dal pubblico. La statura di Michael Messer come artista blues è confermata dal suo inserimento nella “Virgin Encyclopaedia of the Blues” dove il suo nome appare insieme a quello di molti dei ‘grandi’ che hanno influenzato la sua musica. Nel numero di aprile del 2003 della rivista americana “Spirit,” Michael Messer è stato messo nella stessa lista di Duane Allman, Bob Brozman e Ry Cooder come uno di migliori chitarristi slide di tutti i tempi a livello mondiale.

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