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Cristina Donà

2010

venerdì 06 agosto 2010

Ore: 22:30 | Palco centrale

  • cristina-dona

Cristina Donà, una delle voci più importanti e originali del panorama musicale, dopo il debuto internazionale con l’album Cristina Donà del 2004, torna a quattro anni da Dove sei tu il 7 settembre 2007 con La quinta stagione, album che segna anche il debutto su etichetta Capitol-EMI. Un album che festeggia il decennale di attività discografica con un grande produttore : Peter Walsh.

All’inizio di tutto fu l’Accademia di Brera e la passione per le discipline artistiche. Poi, nei primi anni novanta, l’incontro che deciderà la prima parte della sua carriera, quello con Manuel Agnelli che la invita ad aprire alcune date per gli Afterhours: il suggerimento di Manuel è quello di scrivere brani in italiano e quando Cristina, alcuni anni dopo, raccoglie una manciata di canzoni da lei composte nasce subito la collaborazione che porterà all’album di debutto Tregua che vedrà la luce nel febbraio del 1997.

I riconoscimenti piovono da ogni parte, dalla comunità musicale, dal pubblico, dalla critica: è Targa Tenco come miglior album di debutto, vince i referendum annuali di tutti i mensili musicali italiani (compreso quello di Musica & Dischi). Al concerto che la consacra vincitrice di Max Generation 1997 conosce il grande artista inglese Robert Wyatt e pochi mesi dopo Wyatt vota Tregua tra i suoi cinque album preferiti dell’anno appena trascorso per l’influente mensile britannico Mojo. Sin dai primi tour si capisce che Cristina Donà è venuta per riproporre un’antica ricetta, con ingredienti nuovi: mai ripetersi, sempre cercare, costantemente tenere viva l’intensità della propria arte senza concedersi divagazioni autocelebrative: anche quando si trova a dividere il palco con Ben Harper e David Byrne.

Inghilterra: il famoso critico, radio-giornalista e produttore Charlie Gillett ascolta Tregua e presenta la sua musica alla BBC. Intanto Cristinà sta già scrivendo il materiale che andrà a comporre l’album Nido, pubblicato nel novembre 1999. Nido vede collaborazioni importanti (Mauro Pagani, Morgan, Marco Parente e la produzione di nuovo affidata a Manuel Agnelli) suggellate dal “grande uomo magico” Robert Wyatt che “interviene” in una delle canzoni più amate dal pubblico, Goccia.

Ha inizio il millennio e Cristina esce dal guscio. Parte con una serie di spettacoli dal vivo che si chiudono, a fine 2000, con il debutto in libreria, affidato ad Appena sotto le nuvole (Mondadori). Alla fine il Nido Tour la vedrà protagonista di oltre 100 concerti incluse le prime apparizioni oltre confine. ..La Targa SIAE.. del Club Tenco, come miglior artista emergente, chiude l’annata in bellezza. L’anno nuovo si inaugura con un breve tour assieme ad Ani di Franco ma é l’invito al prestigioso Meltdown Festival alla Royal Festival Hall di Londra, prima artista italiana nella storia della manifestazione che vede come direttore artistico un grande del rock mondiale ogni anno diverso (nel 2001 è Robert Wyatt), che permette a Davey Ray Moor  di vederla sul palco per la prima volta. Mentre è impegnata nella stesura delle canzoni per il terzo album, nel gennaio 2002 suona a Groningen (Olanda) all’interno dell’ Eurosonic Festival e decide che per la sua prima produzione internazionale, con la quale desidera “esportare” il terzo album di studio, Davey Ray Moor potrebbe essere l’uomo giusto: Dove Sei Tu viene inciso tra Italia, Inghilterra e le montagne di casa. Il nuovo album entra in classifica e i tre singoli sono accolti molto bene. Triathlon, registrato assieme a Samuel e mixato da Max Casacci dei Subsonica, vola in alta rotazione su MTV per tutto il periodo estivo.
In tour Cristina Donà suona con la band di sempre (Cristian Calcagnile, Marco Ferrara, Lorenzo Corti) e Davey Ray Moor l’accompagna come special guest in una cinquantina di date dal vivo tra primavera, estate ed inverno, collezionando un record personale di presenze. Nel 2004, solo alcune apparizioni di prestigio: Festival “Una striscia di terra feconda” a Roma; Rocella Jonica Jazz Festival, sia come special guest del progetto della trombonista Annie Whitehead Soupsongs: the Songs of Robert Wyatt e l’altra, sia con Cristian Calcagnile, per la poetessa Sylvia Plath; Suoni delle Dolomiti,davanti a 2500 persone a duemila metri di quota.
Nel settembre 2004, esce anche in Italia Cristina Donà, il primo album in inglese dell’artista che Rykodisc International pubblica in tutto il mondo, lanciandolo con uno showcase elettrizzante al Betsey Trotowood di Londra. Mojo la premia con 4 stelle, Uncut come una rivelazione, Billboard Europe come un prodotto finalmente originale dall’Italia, Downbeat, bibbia mondiale del jazz e del blues, come album import di vocalist non di genere, il prestigioso quotidiano Sunday Times, nel mensile di cultura e spettacolo allegato al giornale, inserisce la musica di Cristina Donà nel cd-rom arricchendo l’omaggio con una bellissima recensione; ma ci sono radio e riviste di tutta Europa pronte a decretare la forza e l’originalità della proposta di Cristina. L’uscita dell’album è seguita da due tour europei (Germania, Francia, Inghilterra, Olanda, Svezia, Belgio), importanti apparizioni radiofoniche internazionali come l’invito a “BBC London Live” da Robert Elms e il concerto registrato per “Women in emotion” di Radio Bremen. Peculiare l’invito al festival Polar Spectacle, a Vadso, in Norvegia. Ad applaudirla i concerti londinesi Phil Manzanera dei Roxy Music e altri personaggi di spicco. A fine 2004 ritira il Premio Chatwin 2004 come artista nel mondo e nella stessa sera riceve la targa Siae .

Il 2005 si apre con altre due apparizioni a Soupsongs (Torino, Conservatorio e Roma, Auditorium) prima di quelle estive (Ferrara, Roma, Rimini) che precedono il tour estivo 2005 di grande successo, concluso da una data a Milano davanti a tremila spettatori e quindi al Festivaletteratura di Mantova. Un ritorno in patria e con una nuova formazione, che presenta al suo pubblico i talenti del  poliedrico polistrumentista Stefano Carrara in un organico sperimentale a tre assieme all’ormai “storico” Cristian Calcagnile.

Per la prima volta Cristina Donà parte in tour per sperimentare dal vivo i percorsi che dovranno portarla al nuovo album nel 2007: una scelta nella quali rientra  lo splendido e unico tour teatrale, Il suono della Luce (con Mamo Pozzoli e Marco Posocco), nella primavera del 2006. Sono anche gli anni delle partecipazioni ad un altro prestigioso progetto, Stazioni Lunari, e ai concerti organizzati dalla P.F.M. per ricordare Fabrizio De André. Da queste annate passate a sperimentare ed esprimere la gioia di essere sul palco, nascono i presupposti de La quinta stagione.
Scritto tra il 2006 e l’inizio del 2007  La quinta Stagione viene registrato all’Esagono di Rubiera nella primavera del 2007. Il produttore Peter Walsh (Scott Walker, Simple Minds, the Church, Peter Gabriel, etc) sintetizza i diversi stili musicali della Donà. L’idea fondante dell’album viene dalla medicina tradizionale cinese per la quale “quinta stagione” segna un passaggio: il periodo intermedio tra le stagioni, durante il quale corpo e spirito si preparano al cambiamento. Intorno al concetto di “preparazione all’eventualità di dover verificare la forza del tuo essere persona” che gli appunti musicali e gli scritti di Cristina Donà hanno dato forma a La quinta stagione.

La quinta stagione viene premiato come miglior album italiano del 2007 da Musica e Dischi, il prestgioso mensile di settore, con un referendum su 100 giornalisti. Cristina, che ha appena concluso la prima parte di tour nei club e alcuni teatri italiani, ritornerà presto sui palchi assieme alla sua meravigliosa band.

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