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Aida Cooper and The Nite Life

2005

domenica 07 agosto 2005

Ore: 22:00 | Palco centrale

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Aida Cooper nasce a Bettola il 19/02/1949. Aida canta da sempre; infatti sin da bambina si fa le ossa nei cori della sua parrocchia. All\’età di quattordici anni entra in una filodrammatica dove riesce a farsi notare per la sua voce blues.

1966: Aida si iscrive al festival di Castrocaro dove giunge in finale. Qui viene notata da un discografico che la mette sotto contratto con la Fonit con il nome di Aida Nola.

1967: Aida incide con la Fonit il suo primo 45 giri dal titolo “Molto tempo prima”. Il singolo pur non essendo troppo nelle corde dell\’artista permette ai più attenti già di comprendere il talento della cantante. In autunno dello stesso anno anno la sua casa discografica le fa incidere un nuovo 45 contenente da un lato “L\’ultimo valzer” successo di Dalida e nel retro “pensaci bene” cover di “the many faces of love”. I due 45 giri non hanno una grossa promozione nè una accoglienza migliore da parte del pubblico ma servono all\’artista per aumentare le serate che al contrario le danno soddisfazioni maggiori. La cantante inotre sovente nelle sue serate si accompagna suonando la fisarmonica.

1968: La sua casa discografica le chiede di incidere “sera” un pezzo di Roberto vecchioni che Gigliola Cinquetti e Giuliana Valci portano al festival di sanremo. Questa sua incisione viene inclusa in una compilation che la casa discografica immette sul mercato a seguito della manifestazione.

1969: La casa discografica chiede all\’artista di tornare ad incidere due pezzi partecipanti al festival di Sanremo: “Zingara” vincitrice di quell\’edizione nelle versioni di Iva Zanicchi e Bobby Solo, e l\’interessante “Un sorriso” composta da Don Backy e ripetuta da Milva. Questi due brani vengono inclusi nella compilation in vendita a seguito della manifestazione. Successivamente la Fonit le permette di incidere un nuovo 45 giri dal titolo “Mi sento su” che passa però inosservato. In autunno partecipa alla Gondola d\’argento nella Mostra Internazionale di Musica leggera di Venezia con il nome d\’arte di Ida Nola e con il brano “grande amore” cover di “Love for living”. Nel frattempo la sua versione di “Zingara” raggiunge il top nelle classifiche argentine.

1970: Scaduto il contratto con la Fonit Aida decide di cambiare rotta ed inizia a fare serate di piano bar .Poi grazie ad Andy Surdi inizia a farsi conoscere negli studi di registrazione realizzando numerosi cori per gli album dei più prestigiosi artisti italiani.

1979: Dopo un lunghissimo periodo di silenzio discografico,nonostante le attività live e di vocalist proseguino, Aida torna a farsi sentire grazie a Leano Morelli che le fa duettare “La guerra dei sessi” contenuta nell\’album “Roma Londra Milano” del cantautore.

1983: Aida incide insieme a Terry Cooper,un noto musicista americano di chiara matrice blues, anche suo compagno, un album che contiene alcuni classici del genere rhythm and blues dal titolo “Feelin good”. Tra i pezzi più interessanti “see saw” e “doctor Feelgod” di Aretha Franklin. L\’album è però poco promosso anche perchè realizzato con una piccola etichetta discografica.

1985: Aida è vocalist nel tour di Loredana Bertè che spesso le permette di esibirsi nei suoi concerti. Da qui nasce l\’idea da parte della cantante calabra di produrre un mix della cantante contenente due evergreen “I\’ll go crazy” di james brown e “i\’ve been loving you too long” dal repertorio di Otis redding.

1986: Aida è guest star al festival di sanremo come vocalist per Loredana Bertè e Marcella.

1987: Firma un contratto con la Ricordi e con la produzione di Alberto salerno incide l\’album “scossa”. Il brano trainante “Regina” con l\’ottima “Il falco” e vengono proposte anche in versione mix. L\’album permette all\’artista di sfoderare tutta la sua grinta vocale nonostante il suo genere musicale non si addice troppo a testi italiani.

1988: Aida pubblica un nuovo lavoro discografico dal titolo “Vinti e vincitori”. Il brano trainante e “Mia mamma” che viene presentato al festivalbar e che si piazza al secondo posto nella rassegna Saint Vincent estate regalandole una improvvisa notorietà. Il brano viene dunque immesso anche su 45 giri. Nell\’album inoltre possiamo apprezzare “Dio” cover di “pretty boy” di Randy Newman e due brani composti da Massimo Bubola “i diamanti hanno più charme” e “Blues del ventilatore”. Successivamente duetta con fausto Leali nel brano “week end” contenuto nell\’album del cantante bresciano “Non c\’è nenache il coro”.

1989: Aida partecipa alla realizzazione del brano “Per te Armenia” con altri artisti legato i cui proventi di vendita vanno in beneficenza. Sempre con la Ricordi incide un suo nuovo album dal titolo “Aida”. Il debutto avviene al Festival di Sanremo nella categoria emergenti dove presenta “Questa pappa” che giunge in finale. L\’album contiene altri accattivanti brani come “Muscoli”,”Non ci sto” e “La febbre del blues”. Nello stesso anno partecipa al festival internazionale del blues tenutosi a Sanremo. Inoltre viene invitata da Renzo Arbore al programma televisivo “D.o.c” per rappresentare il repertorio di Otis Redding in occasione della commemorazione del ventennale della sua scomparsa. Partecipa al Miccio Canterino presentando “il giuramento del miccio”.

1991: Aida partecipa all\’album di cristiano Malgioglio “Amiche” duettando con il cantautore siciliano in “Gli zingari d\’oriente” e “Rock\’n coffee”.

1998: Dopo un altra pausa discografica torna sul mercato con un cd di blues prodotto dalla Saar dal titolo “Better sweet” accompagnata da ottimi musicisti I Nite Life capeggiati da Lillo Rogati. Nell\’album possiamo apprezzare “taken to the bone” e la famosa “Mercedes benz ” di Janis Joplin.

2003: Esce sul mercato il suo nuovo lavoro “Live in blues”.

2006: Inizia un tour al fianco di Platinette dal titolo “tutto su di me” Sicuramente Aida è più di una vocalist(appellativo sinora rivoltoLe), ma un\’artista che ha sempre preferito la qualità senza necessariamente piegarsi alle regole del business discografico. Il suo habitat naturale è il rythm\’n blues leggermente venato di rock. Le sue predilizioni sono per i testi in inglese

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