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I D.O.C - Documentari Di Vittorio De Seta

2010

domenica 08 agosto 2010

Ore: 20:00 | Palco centrale

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Un’Italia contadina, lavoratrice e povera di cinquant’anni fa, vista dalla cinepresa di Vittorio De Seta, che immortala in questi dieci documentari un mondo arcaico, oggi sconosciuto ai più, di cui si ritrovano tracce nella memoria. Vittorio De Seta racconta, con grande indipendenza e caparbietà, una realtà scomoda e spesso nascosta: dalle povertà nell’Italia del boom economico e del piano Marshall, fino alle storie di quotidiana emarginazione degli immigrati (con il recente film “Lettere dal Sahara”).

VITTORIO DE SETA, nato nel 1923 a Palermo da una famiglia di origini calabresi, è uno dei più grandi, riconosciuti e stimati, maestri del cinema italiano. Nel 1943, rifiutando di aderire alla Repubblica Sociale di Salò, viene imprigionato dai tedeschi ed internato in un campo nei pressi di Salisburgo, da cui tenta di evadere per ben tre volte. Tornato a Roma nel 1945 dopo esser stato liberato dai russi, si interessa al cinema. Nel ‘53 è aiuto regista e co-sceneggiatore di Jean-Paul Le Chanois per Le Village magique. Dopo un primo tentativo poco riuscito, nel 1954 inizia a girare una serie di 6 documentari, che concluderà l’anno successivo, sulla Sicilia, che rappresentano un’innovazione assoluta per la cinematografia italiana e che rimangono come straordinari reperti di un “Mondo perduto” (titolo, quest’ultimo, del suo libro-intervista con Goffredo Fofi e Gianni Volpi, edito da Lindau nel 1999). Con Isole di Fuoco, nel 1955, riceve il premio come miglior documentario al Festival di Cannes. Altri 4 documentari sono datati 1958-59. Nel 1961 riceve il premio Opera prima al Festival di Venezia per il lungometraggio Banditi a Orgosolo. Seguono Un uomo a metà, L’invitata, Diario di un maestro (grande successo televisivo negli anni Settanta con la RAI), Quando la scuola cambia, La Sicilia rivisitata, Un Carnevale a Venezia. Dopo un lungo silenzio negli anni ottanta, torna nel 1993 con In Calabria e recentemente sul grande schermo con Lettere dal Sahara (presente a Venezia 2006).

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